Le aziende digitali moderne devono comprendere la scienza dell’alimentazione così come comprendono le scienze e le tecnologie utilizzate nel proprio settore lavorativo: vivere bene e lavorare bene non è solo un motto, ma un metodo. In questo articolo dimostriamo che la digitalizzazione informatica del lavoro va di pari passo con l’aumento della qualità della vita.

Torniamo dunque a parlare di alimentazione sana come risorsa per migliorare la qualità della vita anche sul posto di lavoro, tenendo ben presente alcuni aspetti qualitativi legati alla dieta ed agli orari di pasto.

Per ottimizzare la dieta affinché ci supporti correttamente e ci mantenga operativi per tutto la giornata abbiamo intervistato la Dott.ssa Valentina Succi, Biologa Nutrizionista freelance che ha espresso il suo punto di vista in merito ad uno degli aspetti da tenere in considerazione nella propria dieta, ovvero, i carboidrati.


I carboidrati spesso vengono demonizzati a livello mediatico e di conseguenza percepiti come la principale causa di sovrappeso o di accumulo eccessivo di grasso corporeo che facilita l’insorgere di malattie croniche. Occorre quindi fare chiarezza su queste “fake news”. L’aumento di peso è dovuto in gran parte ad un iper-introito calorico, ovvero, ad un’assunzione calorica superiore a quella richiesta per compiere le nostre attività quotidiane.
I carboidrati sono un grosso gruppo di macronutrienti comprendenti zuccheri, glucidi e carboidrati propriamente detti. Gli zuccheri sono piccole molecole immediatamente disponibili come fonte energetica di rapido uso. Fanno parte degli zuccheri il saccarosio, il fruttosio, il lattosio ecc… I glucidi ed i carboidrati invece si presentano come catene di zuccheri più complesse.
Tutti i carboidrati, nel corso dei processi digestivi sono demoliti e ridotti a glucosio, che rappresenta la principale e immediata fonte energetica per l’organismo.

Infatti, secondo l’Ufficio Internazionale del Lavoro un regime alimentare troppo povero o un’alimentazione troppo ricca sul luogo di lavoro possono provocare una perdita di produttività del 20% circa (ILO, Christopher Wanjek, Food at Work. Geneva, 2005).

Dunque cosa suggeriamo?

La dieta diventa centrale e con lo scopo di mantenersiefficienti per tutto la giornata lavorativa abbiamo ascoltato il parere della Dott.ssa Succi con i suoi suggerimenti alla dieta adeguata:


Per qualsiasi individuo, e in particolare modo per gli sportivi, l’introduzione di glucosio mediante gli alimenti è fondamentale. Una dieta troppo povera di carboidrati rende la routine quotidiana difficile se non impossibile. Se in un primo momento dopo la riduzione dell’uso di carboidrati sembriamo non accusare ripercussioni sulla prestazione lavorativa o sportiva, a lungo andare le riserve di glicogeno verranno compromesse, fino a non essere più ricaricate.
Di conseguenza compariranno i diversi sintomi di un deficit energetico sensibile: l’affaticamento e la spossatezza. Esisitono infatti organi “glucosio dipendenti”, come il cervello, che utilizza esclusivamente glucosio come fonte energetica. Dunque durante un pasto, parte di questo glucosio, viene utilizzato subito, una parte viene immagazzinato nei muscoli e nel fegato come riserva energetica e in parte, se la quantità di carboidrati ingeriti è eccessiva rispetto al fabbisogno, viene immagazzinata nelle cellule adipose.
L’assunzione di carboidrati deve essere costituita principalmente da carboidrati a basso indice glicemico, cioè che rilascino glucosio in maniera lenta e costante. La velocità con cui il glucosio viene rilasciato nel sangue, è influenzata da diversi fattori: dalla fonte di origine, dalla modalità di cottura, dalla quantità di fibra, grassi e proiteine copresenti nel pasto. I principali alimenti ricchi in carboidrati a basso indice glicemico sono: fiocchi d’avena, avena decorticata, orzo, quinoa e grano saraceno, la maggior parte della frutta (attenzione, non succo di frutta!) e la maggior parte delle verdure.

Dunque, data la correlazione tra alimentazione e produttività, anche in azienda è importante informare i dipendenti sui corretti stili di vita da seguire mirando all’assunzione di cibi vari, sani e nutrienti.

In merito a questo, abbiamo chiesto ad Info Easy, se anche all’interno dell’azienda imolese viene condiviso questo tema.


Noi di Info Easy abbiamo molto a cuore il tema relativo al Wellness Aziendale, perchè la maggior parte di noi consuma almeno un pasto al giorno a lavorare e può essere difficile seguire un’alimentazione sana e un corretto stile di vita. In riferimento a ciò diamo delle linee guida anche nel nostro Codice Etico, circa gli accorgimenti da seguire per una pausa pranzo equilibrata: organizzando la giornata su cinque pasti al giorno. In Info Easy crediamo che promuovere percorsi di sensibilizzazione sui temi specifici dell’alimentazione e del benessere porti vantaggi alla persona, all’azienda e alla società stessa, perchè ciò che conta è vivere bene per lavorare bene.

Dunque bisogna mirare ad una dieta equilibrata che ponga alla base dell’alimentazione porzioni di verdura, frutta, legumi, cereali, pesce e olio d’oliva, con un consumo mirato di quegli alimenti che spesso sono abusati quali i dolci, la carne e i formaggi.
Fanno parte delle buone abitudini la ricerca di prodotti a chilometro zero e di cibi poco raffinati, ma anche l’abbandono degli snack dai distributori o il loro miglioramento in termini di qualità.

In conclusione, le imprese devono prendere conoscenza dell’importanza dell’alimentazione in un mercato alimentare così variegato, così da poter guidare i propri dipendenti che per soddisfazione personale e per produttività trarranno in prima persona enormi vantaggi.

Sitografia e Fonti

Alimentazione e lavoro: la dieta più adatta per le diverse professioni
► Alimentazione sana e lavoro: quale rapporto?